lunedì 20 agosto 2012

L'eredità di Guardiola 2: la Cantera


Isaac Cuenca, Pedro, Cristian Tello, Jonathan Dos Santos, Thiago Alcantara, 
Sergio Busquets, Martin Montoya, Marc Muniesa, Andreu Fontas, Marc Bartra, Jeffren, Martì Riverola, Sergi Roberto, Ruben Mino, Rafael Alcantara, Nolito, Victor Vazquez, Oriol Romeu, Victor Sanchez Mata. 

Ecco tutti i ragazzi provenienti dalla Cantera  che hanno esordito sotto la guida di Guardiola dal 2008 al 2012 e volete sapere perchè? La spiegazione ce la dà direttamente Pep: "Dal mercato voglio un fuoriclasse così fuoriclasse da ripagare con la sua superiorità il tempo che devo spendere per inserirlo nella manovra; se invece possiamo arrivare soltanto a un buon giocatore, molto meglio un ragazzo della Masia, al quale tatticamente non devo spiegare nulla". Ultimamente molte società dicono di "puntare" sul proprio settore giovanile e promettono investimenti evitando ingaggi faraonici.... ma è troppo facile adesso! Ora che anche il calcio è in crisi (sceicchi e magnati russi a parte) i presidenti iniziano a credere nei giovani. Secondo noi le motivazioni per puntare sulla Cantera devono essere principalmente ambientali e tecnico/tattiche.  Ambientali perché un ragazzo che gioca per la squadra della propria Città o del proprio Paese è spinto a dare sempre qualcosa in più per la maglia che indossa. Tecnico/tattiche perché si può lavorare seguendo  la stessa filosofia di gioco (intesa come metodo e non come modulo....) in tutto il settore giovanile avendo giocatori ai quali non bisognerà spiegare nulla una volta promossi in prima squadra. Ecco perchè Pep ha scelto 19 ragazzi cresciuti alla Masia (molti da lui stesso allenati nel Barça B) e acquistato solo grandi campioni: Piquè e Fabregas che sono tornati a casa, David Villa, Sanchez e Mascherano pienamente integrati, Jordi Alba e Song  ancora da valutare, Ibra e Chigrinsky sicuramente sbagliati. Ecco perchè per il tecnico spagnolo sarà difficile trovare un'altra squadra con le caratteristiche della squadra blaugrana.
Voglio lasciarvi con una frase dello scrittore Sandro Modeo:
"Per tutti, blaugrana e non, il suono Masia si associa a quello di Cantera: la cava, termine che sembra evocare la missione di plasmare giocatori, quasi di scolpirli".