"..... Oggi devono giocare tutti perché pagano. Questo è corretto, perché se tutti pagano, tutti hanno diritto di giocare. Ma non è automatico che pagare garantisca il risultato migliore, è solo un servizio. Oggi si mandano i ragazzi alle scuole calcio come si manderebbero a studiare inglese o pianoforte. Non è la stessa cosa, sono anzi cose opposte. Il calcio, la corsa, il pallone, sono sfoghi contro lo studio dell'inglese o del pianoforte. Prima si studia, poi si gioca......."
Tratto da "IL CALCIO DEI RICCHI" di Mario Sconcerti, Dalai Editore, pag.188
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