giovedì 13 ottobre 2016

Le Progressioni: Daniele Grassetti


Post preso dal blog di Daniele Grassetti: 

https://lapallaerotonda.wordpress.com/2015/11/10/progressione-per-loccupazione-dello-spazio-parte-1/
I bambini del video sono i pulcini 2007 di Alessio Serafini

Nel blog potrete trovare tutta la progressione e tanti altri interessantissimi post!!

Progressione per l’occupazione dello spazio (parte 1)


Quando si parla di calcio e di metodologia di allenamento molto spesso si tende a sottolineare lo smarcamento, l’occupazione dello spazio e una serie di principi ad essi collegati. E’ logica comune pensare che un giocatore si debba muovere in funzione della palla, degli avversari e dei compagni e che capire quando e dove muoversi facciano poi la differenza. Così come l’abilità tecnica dunque, quella cognitiva risulta determinante.
Questa è la consapevolezza che ha spinto me e il mio amico e collega Alessio Serafini ad iniziare un percorso congiunto. Lui, grandissimo maestro di tecnica che unisce le linee guida del Coerver Coaching alle sue conoscenze e grandi capacità comunicative, ed io che invece mi sono negli anni specializzato nell’aspetto cognitivo del gioco del calcio, ovvero in quella capacità di studiare l’ambiente ed effettuare una scelta che sia la più efficace possibile per la squadra. Nel calcio di oggi un artista nel trattamento di palla che non sappia dove e quando muoversi risulta inutile al pari di uno che conosca gli spazi e non sappia fare uno stop o un passaggio, per cui la complementarità del lavoro ci è sembrata talmente evidente che non ci siamo persi in chiacchiere e abbiamo iniziato immediatamente a lavorare fin dai pulcini primo anno.
Il mio compito all’interno della scuola calcio Junior Del Conca è proprio quello di collaborare con gli allenatori delle tre annate pulcini al fine di proporre una progressione di esercitazioni che portino i bambini a riconoscere lo spazio e ad occuparlo in relazioni delle variabili che abbiamo già indicato. La durata della mia attività è di circa 20 minuti per gruppo, con cadenza di una volta alla settimana.
Il video che vedete in questo post rappresenta l’introduzione al concetto di rombo, quadrato o aquilone a seconda di come volete chiamarlo. In un momento precedente (di cui non abbiamo le riprese) ho fatto schierare i bambini in linee da 4 e mentre entravano nel quadrato ho dato loro un comando, ovvero una direzione in cui tutti dovevano andare. Le direzioni, a cui abbiamo associato 4 PAROLE CHIAVE sono “alto”, “basso”, “destra” e “sinistra”. All’inizio del video noterete che un bambino aggiunge la parole chiave “centro”, che infatti rappresenta un quinto spazio da occupare, ma che è stata trattata solo dopo aver dato tempo di metabolizzare le quattro direzioni.
Abbiamo proseguito l’esercitazione dividendo la linea di quattro in coppie per cui, al comando, due andavano sul lato comandato e gli altri due su quello opposto. Questo ci ha portato infine al gioco di occupazione degli spazi che vedete nel filmato, con una linea da cinque che entra nel quadrato e al comando occupa le cinque posizioni. Potete intuire come l’impatto cognitivo sia notevole, sia perché è richiesta attenzione sia perché una volta dentro il quadrato bisogna studiare l’ambiente circostante. Un ambiente fatto di alcune variabili come lo spazio (e quindi la percezione di se stessi all’interno del quadrato), i compagni e la loro direzione di corsa (che presuppone la capacità di anticipazione nel capire dove dirigersi). Se proverete ad effettuare il gioco qualche volta noterete come ci siano bambini dal talento naturale per la lettura dello spazio e altri che fanno più fatica, ma alla fine tutti arriveranno a comprendere come muoversi e lo faranno in tempi sempre minori. Noterete, anche guardando il video, come ci siano bambini che indicano ai compagni dove andare e altri che hanno già preso una posizione ma la liberano in favore di un compagno meglio posizionato e ne occupano un’altra.
Vi ricordo che stiamo parlando di pulcini primo anno, quindi di bambini di 8 anni. Non sono molto d’accordo con l’espressione comune che a quest’età si debba fare solo tecnica, esistono più aspetti del gioco che possono essere allenati. Pensate al filmato e a quanto scritto sopra, in un quarto d’ora abbiamo sollecitato:
  1. la loro attenzione
  2. la loro concentrazione (ovvero la capacità di protrarre l’attenzione)
  3. l’attitudine a guardare per capire
  4. la loro relazione con uno spazio
  5. la loro relazione con i compagni
  6. l’anticipazione
  7. il senso di leadership
  8. la comprensione di alcune parole chiave

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